La capacità antiossidante dell’ALA (Acido Alfa Lipoico) si esplica anche limitando la formazione della placca aterosclerotica agendo sul colesterolo LDL. Agisce, inoltre, inibendo fortemente la glicazione, fenomeno che crea una sorta di “caramellizzazione” delle proteine derivante quindi i danni tipici da sbalzi glicemici (l’emoglobina glicata o HbA1c non è altro che un marker della glicazione solitamente usati come segnale dell'iperglicemia costante e/o ripetuta nel tempo). L’azione protettiva antiossidante si svolge anche a favore della funzionalità delle cellule muscolare. Soprattutto quando sono sottoposte a stress da allenamento intensivo. Questa azione si unisce a quella di avere una indiretta regolazione dei livelli di glicemia. Contemporaneamente l’ALA svolge un ruolo protettivo sul fegato e agisce positivamente sui processi energetici soprattutto legati al ciclo di Krebs.
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